Il nuovo anno e il futuro – Elogio a Elon Musk

E siamo arrivati al 2019.

Cosa avrà di speciale quest’anno? No, niente oroscopi, in fondo potrebbe essere un anno come un altro, però quel nove finale mi ha fatto tornare in mente una serie televisiva di fantascienza degli anni settanta: Spazio 1999.

L’esplosione di un deposito di scorie nucleari fa uscire la Luna dalla sua orbita, così l’equipaggio della base Alpha si trova alla deriva nello spazio, dove viene in contatto con civiltà aliene. (questo più o meno il succo della storia)

Avevo 11 anni in quel periodo e gli anni 2000 me li immaginavo lontani, un futuro in cui chissà quali diavolerie tecnologiche avrebbero imperversato. Lo spazio era la nuova frontiera da colonizzare. Non per niente Blade Runner è ambientato nel 2019.

Tutto era cominciato nel luglio del 1969, quando ero ancora più piccolo, quando Tito Stagno raccontava lo sbarco sulla Luna. Quest’anno saranno passati cinquant’anni da quell’evento.

La corsa nello spazio si è un po’ rallentata, da allora. Diciamo che un nuovo spazio ha preso il posto nel futuro immaginato dall’uomo, nelle menti degli ingegneri: “Il WEB”. C’è stata la rincorsa allo sviluppo di una nuova tecnologia che ha cambiato (e sta cambiando) il nostro modo di vivere (a mio modesto parere ovviamente). Questo nuovo mondo insieme al dispositivo che utilizziamo per essere connessi alla “Rete” (che continuiamo a chiamare telefono) stanno velocemente modificando il modo di interagire degli uomini, una sorta di nuova sintassi, di nuovi codici comunicativi.

Quando durante le feste ho visto le mie figlie e le nipoti, tutte sedute sul divano, una accanto all’altra con in mano il proprio cellulare, intente a chattare, giocare o magari mandarsi gli auguri sullo stesso gruppo whatsapp, mi è parso chiaro quanto il web sia più reale del mondo vero.

Altro che smaterializzazione dei documenti, eliminazione della burocrazia, quantità enorme e accessibile a tutti di informazione. Il “web” è il posto della “smaterializzazione” degli essere umani. La nostra immagine si muove nei “social” come un’entità. La vita sarà sempre di più vissuta in quel contenitore virtuale a cui “volenti o nolenti” saremo collegati. L’evoluzione del commercio è un altro indicatore. Quest’anno anche mia moglie ha fatto acquisiti su Amazon: “ … una figata, scegli e dopo due giorni è a casae poi c’è tutto, trovi qualsiasi cosa”.

Una volta c’era il negozietto, poi nel dopoguerra i supermercati sempre più grossi, fino ad arrivare agli immensi centri commerciali. Roba di ieri… adesso c’è Amazon. Non tiri fuori il denaro dal portafoglio, non lo conti; è tutto molto più semplice e veloce: basta un click. La spesa sul web, ma a breve anche le visite mediche, si faranno on line. Basta vecchietti nelle sale d’attesa per la ricetta del medico. Tutto comodamente dal nostro divano, chi si muoverà sarà la nostra entità virtuale.

Eppure c’è ancora chi sogna di andare nello spazio: Elon Musk.

«Ci sono stati solo circa una mezza dozzina di eventi veramente importanti nei quattro miliardi di anni di storia della vita sulla Terra: vita monocellulare, vita pluricellulare, differenziazione in piante e animali, spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma, e l’avvento dei mammiferi e della coscienza. Il prossimo grande momento sarà quando la vita diventerà multi-planetaria, un’avventura senza precedenti che aumenterà notevolmente la ricchezza e la diversità della nostra coscienza collettiva

Queste le parole di un visionario che, mentre in Italia eravamo impegnati a guardare la sessantottesima edizione del Festival di Sanremo, stava lanciando il suo razzo “Falcon Heavy” con all’interno una Tesla Roadster pronta ad arrivare in prossimità dell’orbita di Marte.

Elon Musk è fondatore, amministratore (CEO) e direttore tecnico di Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), CEO di Tesla Motors e fondatore e CEO di Neuralink, presidente di SolarCity, e ha cofondato PayPal e OpenAI. Ha inoltre proposto un sistema di trasporto super veloce conosciuto come Hyperloop.

Per raccontare le cose che ha fatto e come è arrivato a fondare e/o condurre le società sopra descritte ci vorrebbe ben più di questo semplice post.

Musk ha affermato che attraverso le sue società, con l’utilizzo di energie rinnovabili vuole cambiare l’umanità: ridurre il “global warmig” e il rischio dell’estinzione umana stabilendo una colonia su Marte. Non male come obiettivo, che dite?

La Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) è un’azienda aerospaziale che Musk ha fondato dal nulla come una qualsiasi start-up, con l’obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte.

Tra i traguardi di SpaceX troviamo:

  • il primo razzo a propellente liquido finanziato da privati (Falcon 1) che ha raggiunto l’orbita terrestre nel 2008;

  • la prima compagnia privata a lanciare e recuperare un veicolo spaziale (2010). Nel 2015, SpaceX ha fatto tornare con successo il primo stadio del Falcon 9 appena lanciato, diventando la prima a tentare e a riuscire in una simile impresa. Nel 2017 ha lanciato nello spazio con successo un primo stadio di un razzo riutilizzato.

  • Nel 2018 il lancio inaugurale del Falcon Heavy, con una capacità di carico di oltre 64 tonnellate (una massa superiore ad un Boeing 737 carico di passeggeri, staff, bagagli e carburante) è il razzo spaziale più grande e potente attualmente disponibile.

Ma quello che lo rende speciale (su cui Musk ha puntato per vincere la concorrenza) risiede proprio nel fatto che anche il Falcon Heavy è un razzo riutilizzabile. In questo modo i costi dei lanci spaziali sono notevolmente diminuiti

Se tutti gli altri razzi dopo il lancio si disintegrano in volo, quelli prodotti dall’azienda privata di Elon Musk sono in grado di atterrare sulla terra ed esser riutilizzati senza problemi di sorta. Pensate che uno dei razzi vettore di SpaceX è stato riutilizzato per ben 20 volte (14 solo nel 2017).

Il razzo vettore di SpaceX atterra direttamente su una “nave drone” il cui nome è Autonomous spaceport drone ship (ASDS).

Tornando al Falcon Heavy e alla Tesla che trasportava, Musk ha stampato e installato sull’auto una scritta: “Made on Earth by humans” (Prodotto sulla Terra dagli umani).

Un po’ come la storica placca sulla scaletta del LEM dell’Apollo 11.

«HERE MEN FROM PLANET EARTH
FIRST SET FOOT UPON THE MOON
JULY 1969 A.D.
WE CAME IN PEACE FOR ALL MANKIND»

«Qui uomini dal pianeta Terra
fecero il primo passo sulla Luna
Luglio 1969 d.C.
Siamo venuti in pace per tutta l’umanità»

A proposito di auto, la Tesla motors non è stata fondata da Musk, ma di sicuro ha la sua impronta visionaria. Ci ha creduto anche quando stava sull’orlo del fallimento (cosa che ha fatto anche con la Space X) e ancora adesso non si dà per vinto, anche se molti danno per spacciata questa società di auto elettriche nata in California che ha rivoluzionato il segmento. La Tesla ha dato una spinta innovativa, un po’ come è stato con Apple (Iphone) per i telefoni, puntando a un target facoltoso in modo da creare tendenza e mercato. A differenza dell’azienda di smartphone, Musk però, con l’intento di stimolare l’innovazione e il progressso dell’auto elettriche, ha dichiarato che non intenterà causa a chi (sì, compresa la concorrenza) utilizzerà i brevetti della Tesla motors sulle tecnologie per le auto elettriche.

Insomma c’è chi la Storia la predice, c’è chi la immagina e la realizza e c’è chi la subisce. Voi da che parte state?

Buon 2019

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