Natale

data 18 dicembre

Natale

Felicita Farina

 

C’è l’inverno nelle strade,
ma io non lo sento ancora.
Qui la pace non evade.
C’è molto più caldo, ora.

Quanta gente, forse sogna
di cambiare anche il Natale,
ma già sente la vergogna
di essere sempre e solo uguale.

I miei sforzi non sono vani.
Sì, sarà diverso il mio domani.

Ecco il vento, e il gelo amico,
che ti penetra nel cuore.
Sì, lo sento, ora lo dico
ho bisogno di scaldare
la mia testa, le idee confuse

Quelle porte tutte chiuse.
La speranza e un corpo qui accanto
che riporti il mio più allegro canto.
E intanto piove …sarà un segnale,
ma no, e’ neve… è già Natale.


13731671_271500626559313_37574754751782439_nFelicita Farina, nata a Orvieto il 28/7/1960. Ho sempre amato la scrittura. Le prime composizioni risalgono al liceo, con le prime poesie destinate a diventare canzoni quando, quindicenne, iniziai a suonare la chitarra. Ho scritto anche qualche racconto. Ho provato, velleitariamente, a riscrivere una seconda Divina Commedia con metrica AbAbCc…ma mi sono fermata al secondo canto (“mai dire mai”). Nell’ultimo decennio le scritture hanno riguardato messe in scena di spettacoli teatrali per ragazzi. Questa poesia, l’unica sul Natale, è datata 1978, ed è tra le poche scritte in rima.


Ed ecco le risposte di Felicità alle nostre curiosità sul Natale.

1) Qual è il Natale che ricordi con particolare attenzione e perché?

I Natali più belli, inutile dire, sono quelli passati in famiglia. Me lo ricordo uno in particolare perchè, avendo acquistato la telecamera ripresi la costruzione dell’albero di Natale con i bambini. Era il 1993 e loro erano piccolini. Mi scorrono queste immagini di noi alle prese con palline e stelle, con sotto musiche natalizie e mio marito che ballava con la bambina di 4 anni. Momenti tenerissimi che ho ritrovato avendo cercato immagini per il video di compleanno di mio marito.

2) Se potessi scegliere, cosa vorresti ti regalassero per Natale?

Regali particolari no, perchè fortunatamente quello che mi serve me lo compro immantinente. Comunque mi piacerebbero sempre cose artistiche personalizzate.

3) Se pensi al Natale, quale racconto, romanzo o poesia ti viene in mente?

Forse “Canto di Natale”, perchè lo mettemmo in scena come musical una decina di anni fa con ragazzini 10/12 anni di Porano, e ci sono rimasta affezionata: una storia un po’ thriller con molti contenuti, forse un po’ retorici e buonisti però sempre validissimi.

4)Non è Natale senza… continua tu.

Non è Natale senza…i miei cari attorno. Assolutamente!

5) Pandoro o panettone?

Non amo né pandoro né panettone, soprattutto ora che non mangio più carboidrati e grassi. Oggi, però, ho visto una charlotte fatta con il pandoro e mi ha fatto gola…forse per Natale farò uno sgarro!

 

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